Page 10 - Incidente stradale
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                    La mattina cercai di trattenermi, ma ancora in pigiama ero davanti
               al PC. Nulla era arrivato: per fortuna, così potei uscire libero da pen-
               sieri a fare le mie commissioni (al mercato in cerca delle amate acciu-

               ghe sotto sale).
                    Prima di pranzo arrivò il materiale: foto, traiettorie ricostruite dagli
               esperti del RIS, report della testimonianza. Sembrava proprio che il

               conducente dell’auto avesse urtato lo scooter quando questo era ormai
               in corrispondenza della ruota anteriore sinistra della sua vettura. Quin-
               di era da escludere la prima ipotesi che mi era venuta in mente, quella

               che lo scooterone si trovasse, durante l’urto, più indietro, nell’angolo
               morto dello specchietto laterale; infatti, a parte speciali telecamere,
               presenti solo su alcuni veicoli di nicchia, in grado di coprire quella

               zona e di dare un segnale di allerta al conducente, c’è un angolo morto
               che occorre coprire muovendo avanti e indietro la testa mentre si guar-
               da nello specchietto laterale (è incredibile che questa mancanza di vi-
               sibilità persista tutt’oggi nella maggior parte delle auto, ma questa è

               l’epoca dei sistemi di infotainment e di navigazione).
                    Messa da parte l’ipotesi più immediata, dovevo capire perché il
               conducente sembrava non aver visto lo scooter lì così avanti, e in pie-

               no giorno. Il malore, e nemmeno l’ipotesi della svista, sembravano
               plausibili, perché il conducente dell’auto aveva visto benissimo il ci-
               clista che costeggiava la strada sulla destra, perché gli era passato a
               fianco dopo avergli dato un colpo di clacson.

                    Dopo essere stata sorpassata dallo scooterone, l’auto era passata tra
               bici e scooter, non vedendo però lo scooter e buttandolo giù (lo spazio
               per passare in mezzo c’era, lo scooter non aveva chiuso l’auto). Ma

               perché  quell’uomo non aveva, perlomeno, sentito il rumore  dello
               scooterone mentre questi gli sfrecciava di fianco? Andai a leggere il
               verbale dell’interrogatorio e venni a sapere che l’imputato ascoltava

               musica classica ad alto volume sulla sua autoradio. Ma, mi chiedo:
               come è possibile che sulle auto di oggi non vi sia un sistema automati-
               co   per   abbassare   il   volume   della   radio   quando   all’esterno   passa

               un’ambulanza o c’è un rumore improvviso? E’ pur vero però che gli
               scooteroni sono molto silenziosi anche mentre vanno come schegge...
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